Camorra in Toscana: subappalto Uffizi a imprese legate a Casalesi

Sei arresti e sequestri di beni per circa 11 milioni di euro

GEN 15, 2014 -

Milano, (askanews) – C’era anche un subappalto per lavori al museo degli Uffizi di Firenze tra le commissioni che, usando metodi illeciti, erano state concesse a due ditte edili attive in Toscana dietro le quali si celavano affiliati al clan dei Casalesi. E’ quanto emerso dalle indagini condotte da Guardia di Finanza e D.D.A. di Firenze, nell’ambito dell’operazione Atlantide che ha portato all’arresto di sei persone e a un sequestro di beni per oltre 11 milioni di euro in Toscana e Campania. L’organizzazione criminale, con base nel Valdarno, emetteva e usava fatture false per operazioni inesistenti grazie all’aiuto di imprese compiacenti legate al clan, che poi incassava i guadagni: le imprese edili così truffavano il fisco e esercitavano nei confronti delle altre ditte toscane una concorrenza “sleale e inquinata” come l’ha definita il sostituto procuratore della D.D.A. di Firenze, Tommaso Coletta.”Qui le organizzazioni criminali provenienti da Campania e Calabria non utilizzano i metodi aggressivi e violenti tipici delle zone d’origine, ma vengono a lucrare o a mettere a profitto quanto derivato dall’attività delinquenziale nel Sud Italia”.Gli appalti, per lo più privati, ma anche importanti appalti pubblici, erano ottenuti generalmente senza che i committentisapessero cosa si nascondeva dietro le ditte. Alla domanda se il subappalto fiorentino riguardasse in particolare i Grandi Uffizi gli inquirenti si limitano a rispondere che si tratta di lavori realizzati dopo il 2007.