Mps, stop aumento di capitale: assemblea boccia piano di Profumo

Azionisti sposano linea Fondazione, operazione slitta a giugno

DIC 28, 2013 -

Siena, (askanews) – L’assemblea dei soci di Mps dice no all’aumento di capitale da 3 miliardi di euro entro gennaio. Bocciata dunque la proposta del Cda presieduto da Alessandro Profumo, approvata quella della Fondazione Mps, guidata da Antonella Mansi, di posticipare l’aumento a dopo maggio 2014 con il sì dell’82% delle azioni rappresentate. “Non è un atto di sfiducia nei confronti del management – ha spiegato la Mansi – oggi esiste un’indiscutibile necessità dell’ente di badare alla propria sopravvivenza”. “Ci assumiamo grandi responsabilità rispetto alla fondazione che ha approvato un aumento di capitale e a prescindere dalle nostre sorti si farà a partire da maggio”.Nel suo intervento, applaudito, la Mansi ha detto che se fosse passato l’aumento di capitale la Fondazione, primo azionista della banca con il 33,5%, avrebbe perso il suo ruolo di garante della tutela degli interessi del territorio, non avendo più alcuna quota rilevante. Il rinvio secondo Profumo, è una decisione “errata” che fa entrare Mps “in un campo di incertezza”. “Io ho in testa una banca che ha tre miliardi di capitale aggiuntivi perchè dobbiamo renderne 4 ai contribuenti: i contribuenti prendevano 3 miliardi più 330 milioni di interessi e oggi questo è a rischio”. “Da dove arrivino i 3 miliardi mi interessa poco: se la banca è ben gestita e arrivano i 3 miliardi resta a Siena” altrimenti “sparisce” ha aggiunto Profumo. Alla domanda sulle sue possibili dimissioni ha risposto: “Non ho comunicazioni da fare. Valuteremo nel cda di gennaio”.