Firenze (askanews) – Oscar Farinetti non ha mai pensato alla direzione del Pd: l’imprenditore lo dice all’inaugurazione a Firenze del nuovo Eataly, ennesima maglia della catena del suo maxi emporio del gusto. E se in direzione non c’è, non è perché ha rifiutato: “Ma non è mica vero che ho detto no. Primo: a Matteo non è mai passato per il cervello di mettermi in direzione. A me non è mai passato per il cervello di andarci; non sono neanche iscritto, al partito, non è che posso andarci così a dare una mano. Poi non conosco le robe interne, dei partiti, son dinamiche strane… io devo fare impresa. Poi posso fare politica facendo impresa, si può fare…”Ma la vicinanza fra l’imprenditore e il neosegretario del Pd è cosa nota. Il sindaco segretario del resto c’era, fuori dal nuovo Eataly, a cantarne le lodi: “Oscar ha con sé delle persone che sono straordinariamente coraggiose e che aprono oggi in Italia nonostante non convenga aprire in Italia. L’ultima inaugurazione l’ha fatta a Chicago, Istanbul, Dubai negli ultimi venti giorni, e dimostra che c’è una fame di bellezza una fame di Italia bellissima. Però aprire in Italia è tecnicamente parlando un gran casino perché ci sono regole burocratiche, procedure che non sono normali”.