Cresce fenomeno ludopatia,giocatori problematici a quota 790mila

Di questi 6mila sono patologici in cura presso in Serd

NOV 21, 2013 -

Milano, 20 nov. (askanews) – Italiani popolo di giocatori. Almeno stando ai numeri della ricerca La Sapienza Ipsos da cui emerge che 23,5 milioni di italiani hanno praticato, negli ultimi 12 mesi, almeno un gioco con vincita in denaro. Il problema è che di questi circa 790mila, pari all’1,65% della popolazione in aumento rispetto all’1,27% del 2008, sono considerati giocatori problematici, cioè potenzialmente a rischio di diventare dipendenti dal gioco. Condizione in cui invece si trovano circa 6.000 persone che sono in trattamento presso i centri Serd. Alla base della ludopatia, secondo Nando Pagnoncelli presidente di Ipsos, ci sarebbe una carenza di comunicazione. “Dall’indagine emerge con grande chiarezza che la comunicazione è un fattore decisivo. C’è un livello di informazione molto basso circa sia i soggetti che agiscono per contrastare questo fenomeno sia dal punto di vista dell’informazione complessiva”, ha dichiarato Pagnoncelli.Per contrastare il fenomeno di una diffusione incontrollata dell’offerta di gioco, Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera facente parte di Confindustria che conta 6.600 imprese e 200mila addetti ha stilato una serie di misure che hanno l’obiettivo di eliminare circa 11.000 punti di vendita e 42.000 macchine da gioco, come spiega il presidente Massimo Passamonti. “Le nostre proposte vanno esattamente nella direzione di ridurre il numero di slot presenti ridurre i canali distributivi dei prodotti di gioco, qualificare i requisiti per svolgere l’attività di gioco”. Proposte che in alcuni casi si sovrappongono alle misure per contrastare il fenomeno della ludopatia messe a punto da alcune regioni, fra cui la Lombardia e su cui bisognerà intervenire per arrivare a soluzioni condivise.