Corteo a Palermo contro legge stabilità, Uil: andiamo a sbattere

Segretario regionale: "Politica galleggia e Paese affonda"

NOV 15, 2013 -

Milano, 15 nov. (askanews) – Sono scesi in piazza in migliaia a Palermo nel giorno dello sciopero generale organizzato da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro la legge di stabilità. Accanto ai lavoratori sono scesi in piazza anche gli studenti. Claudio Barone, segretario regionale siciliano di Uil, spiega le ragioni della protesta: “La legge di stabilità non risolve i problemi del Paese. La gente non ha più un euro in tasca, può spendere, e così l’economia non può che andar male. Le fabbriche chiudono, i lavoratori licenziati. Siamo in piena spirale recessiva. E’ una manovra insufficiente. Qualche ero in più in tasca al mese non risolve il problema. Anche sulla casa, le tasse anzichè diminuire aumentano. Così andiamo a sbattere. La Merkel fa gli interessi della Germania, sarebbe ora che l’Italia facesse i propri. L’impressione che abbiamo è che il governo abbia problemi politici aperti e pensi a galleggiare. Il dramma è che mentre galleggia, il Paese affonda”.Due i cortei che hanno sfilato per le vie della città: ci sono stati disagi alla circolazione stradale, con le vie del centro paralizzate.