La mia Expo, Andrea Di Stefano: ripensare l’uso dei materiali

Rappresentante di Novamont: nostre bioplastiche modello mondiale

NOV 14, 2013 -

Vercelli (askanews) – L’Expo 2015 deve servire a ripensare l’utilizzo dei materiali esistenti, dimostrando che si può ridurre al minimo il consumo delle risorse del Pianeta. E’ l’obiettivo di Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont, che offre al mondo l’esperienza dell’azienda novarese, uno dei leader mondiali nel settore delle plastiche biodegradabili: “L’utilizzo delle risorse rinnovabili per produrre materiali innovativi, che possono essere poi avviati al compostaggio e quindi possono tornare alla terra sotto forma di humus, crediamo sia il modello, forse più efficace, di dimostrazione che l’innovazione oggi ci permette di ridurre effettivamente l’impatto ambientale e di coniugare una presenza produttiva e industriale con i sistemi naturali”. Serve però un ripensamento anche in agricoltura, utilizzando, per esempio, gli scarti agricoli per nuovi materiali alternativi a quelli basati sui combustibili fossili: “Oggi sappiamo che il settore agricolo è uno di quelli che contribuisce di più alla creazione di gas a effetto serra, perché l’utilizzo per esempio dei mezzi industriali e dei fertilizzanti chimici di origine fossile crea un saldo negativo nella produzione agricola”. Il legame tra agricoltura e industria deve dunque tornare a essere forte, a partire dalla ricerca sui materiali.