No profit e donazioni, gli italiani ci credono

Pagnoncelli: ma due su 3 non conoscono termine "filantropia"

OTT 22, 2013 -

Milano, (askanews) – Gli italiani sono generosi con le donazioni e credono nel noprofit. L’indice di credibilità nelle organizzazioni è dietrosolo al presidente della Repubblica e al pari della ChiesaCattolica di Papa Francesco. A rivelarlo una ricerca di Ipsos diNando Pagnoncelli presentata al primo Philantropy Day,organizzato a Milano dalla Fondazione Lang.”Gli italiani – ha detto Pagnoncelli – fanno fatica a mettere afuoco il concetto di filantropia, due su tre non ne hanno maisentito parlare o fanno fatica a capire di cosa si tratti. Poiquando entriamo nello specifico ci rendiamo conto che travolontariato e donazioni il livello di popolarità è decisamentepiù elevato”.Con la crisi poi il fenomeno della filantropia assume contornipiù netti. L’importo donato si riduce generando una competizioneche alza il livello qualitativo dei progetti, visto che quellipiù innovativi e trasparenti hanno più chance di essere premiati.Tiziano Tazzi, presidente della Fondazione Lang Italia, parla delconcetto di “efficacia del bene” che è stato al centro delconvegno:”Occorre riportare l’attenzione alla capacità di migliorarel’azione della filantropia puntando a una gestione più efficientee più efficace delle organizzazioni”.La filantropia conta un volume di denaro pari a 67 miliardi dieuro, impegna 300 mila organizzazioni no profit e 5000fondazioni, dà lavoro a 600 mila occupati. Numeri importanti, haspiegato Tazzi, che devono tradursi in risultati concreti.