A Roma terzo giorno di “Occupy Porta Pia”, candele per Lampedusa

Una decine le tende rimaste, riaprono circolazione auto e negozi

OTT 21, 2013 -

Roma, (askanews) – “L’assedio non è finito”. I manifestanti accampati a Porta Pia dichiarano su uno striscione le loro intenzioni: restare in presidio fino all’incontro con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Inizia così la terza giornata di “Occupy Porta Pia”, protesta iniziata sabato scorso, alla fine della manifestazione per le vie di Roma: sono una quindicina le tende rimaste, dalla piazza centrale si sono spostate davanti alla sede del ministero. Al presidio partecipano gli attivisti dei movimenti per la casa di Roma, gli studenti, i movimenti no Muos, No Tav e il movimento migranti e rifugiati. Proprio un gruppo di rifugiati ha organizzato una protesta simbolica e silenziosa, candele in mano, nel giorno della cerimonia di commemorazione dei morti nei naufragi di Lampedusa. Per farlo hanno scelto il centro dello storico piazzale dove nel 1870 i bersaglieri misero fine allo stato pontificio con l’annessione di Roma al Regno d’Italia.All’alba il piazzale è stato riaperto al traffico ed è ripresa la circolazione di mezzi pubblici e privati dopo il totale isolamento iniziato sabato. Sono stati riaperti i negozi e smontate le protezioni alle vetrine, ponendo fine ad una serrata durata 48 ore.