Letta e Barroso contestati a Lampedusa, il premier: mi scuso

Visita lampo fuori programma anche al centro di accoglienza

OTT 9, 2013 -

Lampedusa, (askanews) – I fischi e le urla degli abitanti, le sirene di contestazione dei pescatori. Sono stati accolti così il premier Enrico Letta, il presidente della commissione europea Manuel Barroso, il vicepremier Angelino Alfano e il commissario europeo per gli Affari Interni Cecilia Malmstrom, una visita tacciata di essere l’ennesima passerella sull’isola all’indomani di tragedie che invece andrebbero prevenute prima: “Ho detto esplicitamente le scuse per le mancanze che il governo le istituzioni di questo Paese hanno dimostrato”.Letta si scusa, ringrazia la cittadinanza di Lampedusa e poi annuncia che le vittime della tragedia avranno funerali di Stato; accenna anche alla possibilità di ridiscutere la legge Bossi Fini. Più volte ribadisce che quello dell’immigrazione è un dramma europeo, come sottolinea anche Manuel Barroso: “Siamo venuti oggi qui per dire che l’Europa sta con la gente di Lampedusa e con l’Italia”. La delegazione dopo aver reso omaggio alle vittime che ancora aspettano sepoltura nell’hangar dell’aeroporto è andata anche a sorpresa a visitare il centro di accoglienza, una tappa non prevista nel programma, decisione che aveva provocato diverse critiche. Poi, dopo un colloquio privato con alcuni profughi, il ritorno in aeroporto, di nuovo fra le urla e i fischi dei lampedusani.