Lampedusa, Alfano: Ue rafforzi protezione alle frontiere

Il Papa: "è giorno di pianto". Napolitano: politiche di asilo

OTT 4, 2013 -

Lampedusa, (askanews) – L’Europa deve rafforzare la protezione delle frontiere per tutelare i suoi cittadini ma anche chi le valica, come i profughi che hanno trovato la morte a Lampedusa. Il giorno dopo la tragedia il ministro dell’Interno Angelino Alfano, riferendo alla Camera, richiama le responsabilità dell’Unione europea nella gestione di quella che non è più un’emergenza: perchè non si può dire che la tragedia non si ripeterà. “Il punto è se l’Europa intende difendere la frontiera disegnata con il trattato di Schengen. Uno stato che non protegge le frontiere non è, e allora l’Europa deve scegliere”.Da Lampedusa, prima di tornare a Roma, il ministro aveva proposto la candidatura dell’isola al Premio Nobel per la pace. Il Presidente della Repubblica Napolitano lamentava l’assenza di politiche su profughi e richiedenti asilo. Da Assisi, dai luoghi di san Francesco, anche il pensiero del Papa è andato all’isola e a chi “fugge dalla schiavitù, dalla fame, cercando la libertà”. “Con quanto dolore vediamo che trovano la morte. Oggi è un giorno di pianto”.A Lampedusa intanto le condizioni del mare hanno messo in difficoltà le ricerche dei corpi dei morti, che sono oltre un centinaio. Per dimostrare la vicinanza al dramma dei migranti il commissario europeo Cecilia Malmstrom visiterà l’isola con Alfano il 15 ottobre.