L’inventore del cellulare: la tecnologia deve aiutare le persone

Il Marconi Prize a Martin Cooper, ingegnere di 85 anni

OTT 1, 2013 -

Bologna (askanews) – Siamo solo all’inizio di una rivoluzione tecnologica nel campo della comunicazione. Parola di Martin Cooper, ingegnere di 85 anni che quarant’anni fa fece la prima chiamata con un prototipo di telefono cellulare, dal peso di un chilo e dal valore da 1 milione di dollari. Per l’inventore – che ha ritirato a Bologna il “Marconi Prize”, una sorta di Nobel per le telecomunicazioni – il futuro di Internet e del Wireless è uno solo: essere d’appoggio all’assistenza sanitaria e risolvere i problemi delle persone.”Credo che tutti, oggi, siamo solo all’inizio di una rivoluzione. Il futuro della tecnologia della Rete risolverà i problemi dell’assistenza sanitarie e dell’educazione” ha spiegato alla prima Conferenza internazionale sulla scienza del pensiero creativo organizzata dal Marconi Institute for Creativity. “Ma la cosa più importante – ha aggiunto – è una maggiore efficienza per risolvere i problemi della povertà nel mondo”.Nonostante l’età, Cooper si sente ancora a servizio della ricerca: “Non è vero che la creatività è solo per i giovani” ha detto annunciando di avere ancora idee da sviluppare in medicina, settore in cui anche l’Italia dovrebbe intensificare la ricerca. “Siamo solo all’inizio, la tecnologia worldwide sta migliorando, sta aumentando la quantità di traffico – ha spiegato -. L’uso del telefono mobile sta raddoppiando ogni due anni e mezzo e questa cosa continuerà anche per qualche generazione futura. Ma la cosa più importante non è la tecnologia o il traffico, ma come questa tecnologia possa rendere migliore la vita delle persone”.