Made in Italy: senza glutine, i celiaci nella cucina italiana

Sessioni dedicate alla fiera gastronomica Taste of Roma

SET 28, 2013 -

Roma (askanews) – Senza glutine, un obbligo per i celiaci sempre più numerosi d’Italia. Niente pane né pasta né pizza di frumento. Ne abbiamo parlato con commercianti e ristoratori a Taste of Roma, fiera gastronomica nella capitale. Esther Livdi, specialista dell’alimentazione senza glutine: “Nell’economia italiana è un segmento in espansione importantissimo. ad oggi i celiaci diagnosticati sono l’1% della popolazione”. Che diventano il 6% aggiungendo chi soffre di gluten sensitivity. E il mercato se ne è accorto. Marketing Ferrarini: “Tutti i salumi Ferrarini sono nel prontuario dell’Aic (Associazione Italiana Celiachia); tutti i salumi Ferrarini sono senza glutine. Per noi è molto importante, è un settore sempre più in crescita”. Per mangiare bene però, la cosa importante è usare la fantasia. Esther Livdi: “E’ inutile che mi incaponisca a fare una millefoglie quando in realtà alla fine ho qualcosa che non mi soddisfa il palato. Allora faccio qualcosa di diverso, utilizzo gli ingredienti che ho non per replicare ma per creare”. Quinoa, tapioca, manioca, inventare per i celiaci è la parola d’ordine anche dei grandi chef. Cristina Bowerman, Glass Hostaria: “Io voglio dare ai miei clienti non ricette mozzate, troncate; io voglio dare un piatto. Per cui spesso e volentieri ho dei piatti che sono fatti appositamente. Un risotto con l’astice e la quinoa, per dire, che magari non è in carta ma è un risotto fatto appositamente per quella ricetta. Non è un ‘ok ti dò questo ma levo questo perché c’è il glutine’, perché non è la stessa cosa”.