I ministri del Pdl si dimettono, è crisi di governo

Decisione innescata da Berlusconi: ultimatum Letta inaccettabile

SET 28, 2013 -

Roma, (askanews) – E’ crisi aperta per il governo guidato da Enrico Letta. I ministri del Pdl si sono dimessi in blocco, accogliendo l’invito che pochi minuti prima Silvio Berlusconi aveva rivolto loro con una nota. “L’ultimatum lanciato dal premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile – aveva scritto il leader del Pdl – la decisione di congelare l’attività di governo, determinando in questo modo l’aumento dell’Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori in campagna elettorale”. Sono bastati pochi minuti perché arrivasse la conferma del ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano: la delegazione del Pdl al governo si è dimessa, senza aspettare che Letta arrivasse in aula per verificare con un voto parlamentare la fiducia al suo esecutivo.A evitare le dimissioni non è servito il monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da Napoli aveva espresso un chiaro no alla campagna elettorale permanente: non serve “che il Parlamento ogni tanto si sciolga – aveva detto il Capo dello Stato – non abbiamo bisogno di campagne elettorali a getto continuo, ma di continuità”. Parole alle quali il Popolo delle Libertà si è mostrato sordo.