Trattativa Stato-mafia, Ingroia torna in aula da avvocato

L'ex pm rappresenta la parte civile nel processo di Palermo

SET 26, 2013 -

Milano, (askanews) – L’ex procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia torna in aula, ma nelle vesti di legale: è avvocato di parte civile al processo sulla trattativa Stato-mafia, nell’aula bunker del carcere Ucciardone. Il leader di Azione Civile, autore delle indagini su cui è imperniato gran parte del processo che vede alla sbarra esponenti di Cosa nostra, ex alte cariche dello Stato e ufficiali dell’Arma, rappresenta l’Associazione vittime dei Georgofili di Firenze. “Certamente dopo 25 anni, oggi è il mio primo giorno d’avvocato, e farlo qui in quest’aula simbolica, per il processo che ho istruito con passione e impegno, mi emoziona. La parte pubblica e la parte civile vanno verso lo stesso obiettivo dell’accertamento della verità e la responsabilità penale degli imputati”. Ingroia risponde con il sorriso a chi definisce “incompatibile” il suo ruolo d’avvocato con un possibile impiego all’interno dell’amministrazione regionale guidata da Rosario Crocetta. “Alcuni pensano che sia incompatibile con l’Italia. Invece non credo di esserlo, nè col ruolo d’avvocato, nè con quello di pm ,nè da presidente di Sicilia e Servizi, nè con l’attività politica svolta fino ad oggi”.