Berlusconi nega ultimatum a governo, ma non abbassa il tiro

"Assurdo che a una forza di maggioranza venga tolto il leader"

AGO 31, 2013 -

Milano (askanews) – Silvio Berlusconi elogia il governo Letta e nega di avere pronunciato ultimatum sul suo futuro, ma ribadisce che se in Senato verrà votata la sua decadenza da parlamentare sarà impossibile continuare a collaborare con il Pd. “Non sono d’accordo con le critiche che vengono fatte a questo governo che in situazioni difficili è riuscito comunque a fare cose egregie, per esempio sul piano del rilancio dell’edilizia molto è stato fatto e spero che possa continuare a lavorare”. Una parziale retromarcia, pronunciata a fianco di Marco Pannella dopo avere firmato a un gazebo in Largo Argentina a Roma a favore dei referendum proposti dai Radicali, che per il momento calma le acque attorno a Palazzo Chigi, ma non mette al sicuro l’esecutivo. “E’ una cosa che rientra addirittura nell’assurdità che una forza democratica come il Pd, essendo alleata al governo con un’altra forza democratica, pretenda che questa possa restare a collaborare al tavolo del governo se gli si sottrae il leader e fondatore”. Per il Cavaliere dunque il governo deve andare avanti, il Paese ne ha bisogno, ma un’eventuale perdita dello suo status di senatore non sarebbe comunque senza conseguenze.