Sulle tracce della Gioconda: esumati resti figlio per test Dna

Si cercherà di capire se la modella fu Lisa Gherardini

AGO 9, 2013 -

Firenze (askanews) – L’alone di mistero che da sempre circonda la Gioconda e la modella che ispirò il genio di Leonardo da Vinci potrebbe essere spazzato via grazie a un test genetico. A Firenze dopo 300 anni è stata aperta la Cripta dei Martiri, nella chiesa della Santissima Annunziata, per recuperare i resti mortali del marito di Lisa Gherardini del Giocondo e dei suoi due figli, uno dei quali avuto da lei in seconde nozze. Attraverso il recupero del Dna del figlio di Lisa Gherardini, si potrà effettuare il confronto con i presunti resti della Monna Lisa ritrovati nell’ex convento di Sant’ Orsola.Fu proprio qui che in vecchiaia si ritirò Lisa Gherardini e sempre qui, durante gli scavi tra il 2011 e il 2012 il Comitato per la valorizzazione dei Beni culturali, coordinato da Silvano Vinceti, aveva trovato e selezionato tre scheletri: con l’esame del carbonio 14, si stabilirà quale è assimilabile a una donna morta nel ‘500, come Lisa Gherardini e successivamente si procederà con la comparazione genetica che dirà se la modella di Leonardo fu proprio Lisa Gherardini del Giocondo. Un passaggio chiave che non solo rivelerà l’identità della Gioconda ma consentirà anche di ricostruirne il volto e svelare il rapporto tra Leonardo e questa modella di cui non ha mai scritto nulla.L’apertura della cripta è stata, inoltre, l’occasione per Vinceti di tornare a chiedere alla Francia il prestito del celebre dipinto, custodito gelosamente al museo del Louvre di Parigi