Crisi, primi segnali positivi: in 2 mesi aperti 7.500 negozi

Dati Confesercenti: a muoversi è soprattutto il Nord

LUG 28, 2013 -

Milano, (askanews) – E’ un segnale timido, ma pur sempre un segnale che sotto la cenere della crisi ancora qualcosa arde. Nel bimestre maggio-giugno, infatti, nel nostro Paese sono nati oltre 7.500 nuovi negozi al dettaglio. Si tratta della prima volta dal 2012 che il saldo tra chiusure e aperture è positivo per 1.422 unità. La Confesercenti, che ha diffuso i dati, tuttavia parla di un “esile” segnale di ripresa: alla crescita delle aperture, infatti, non ha fatto fatto seguito una diminuzione allo stesso ritmo delle chiusure. Se le aperture nel bimestre maggio-giugno sono aumentate dell’88% rispetto al bimestre precedente, le chiusure nello stesso periodo sono diminuite del 12%. Occorre dunque dare ossigeno a questo timido segnale di fuoco, che proviene prevalentemente dalle regioni del Nord Italia, mentre il Mezzogiorno resta pressochè al palo. A livello settoriale, il saldo risulta positivo sia per il commercio al dettaglio alimentare che per la distribuzione no-food, mentre il settore della moda, uno dei più martoriali dalla crisi dei consumi, mostra ancora segnali di difficoltà.