Arrivano in Italia le cittadelle funerarie, uno studio a Bologna

In mostra i progetti degli studenti di Architettura

GIU 26, 2013 -

Bologna, (askanews) – Delle case funerarie per ospitare cari estinti e familiari e amici negli ultimi momenti prima dell’estremo saluto. Strutture simili, che all’estero sono una realtà da tempo, stanno nascendo solo oggi in Italia. A Bologna alcuni studenti di Architettura hanno realizzato una serie di progetti per dar vita a una “cittadella funeraria”. Luigi Bartolomei del Dipartimento di Architettura. “Queste strutture sono usate prima del funerale cattolico o religioso. Dove il defunto può essere vegliato dalla famiglia? E’ una forma di ritualità che necessità di un luogo che la città contemporanea non offre”. In passato il lutto era vissuto all’interno delle mura domestiche. Per le nuove case funerarie manca ancora un preciso modello architettonico. “Nel momento in cui le case non si prestano più a questa funzione è suggerita una nuova forma per la città che non credo debba essere nascosta”. Ogni casa funeraria contiene le camere del commiato, una sala dell’addio e uno spazio per lo svolgimento dei riti religiosi o laici. I progetti sulla cittadella funeraria sono esposti alla mostra “Tanato_Space exhibition” e si possono visitare fino al 20 luglio all’Urban center di Bologna.