Campania, estate da incubo: la crisi allontana i turisti

Allarme di Confesercenti: se non s'investe si rischia il default

GIU 18, 2013 -

Napoli (askanews) – Salgono le temperature e scoppia l’estate ma i turisti sono sempre di meno. L’ombra della crisi complice una normativa non al passo coi tempi, continua a essere minacciosa, anche per quelle Regioni ad elevata vocazione turistica come la Campania per la quale, Vincenzo Schiavo, presidente regionale di Confesercenti disegna un quadro a tinte fosche.”In questo momento di grande crisi economica – spiega – dove i soldi non ci sono per nessuno in tutto il mondo o in gran parte del mondo, un turista che deve scegliere di andare in un albergo 4 stelle, probabilmente guarderà bene i benefit e le opportunità che può offrirgli e purtroppo i nostri alberghi possono offrire molto di meno dei 4 stelle di Spagna, Palma di Maiorca, Ibiza e quant’altro”. I servizi non adeguati ai costi e alle aspettative dei clienti, però, non sono l’unica causa della crisi. I turisti disertano anche a causa dell’economia stagnante. E’ un circolo vizioso: non si spende, le imprese falliscono e chiudono. E lasciano a casa i dipendenti, spesso non più giovani, così i consumi si contraggono ulteriormente.”Dobbiamo incentivare gli imprenditori a pagare meno tasse – aggiunge Schiavo – ad assumere più persone possibili per far tornare nelle case e nella tasche delle persone più soldi possibili”. Le potenzialità per la ripresa tuttavia ci sono, sottolinea l’associazione campana, soprattutto nel turismo che resta la “prima azienda” in Italia e in particolare per la Campania che vanta oltre 350 km di coste, parchi naturali e beni archeologici come Pompei e Paestum. Bisogna però investire e valorizzarle per far girare l’economia e l’indotto.