Gli italiani scoprono i libri di cucina, ma in Eu siamo indietro

Prima volta di CookBook al Salone del Libro di Torino

MAG 21, 2013 -

Torino, (askanews) – Tv, librerie, Web. Dappertutto il cibo e il buon bere, eccellenze del nostro Paese, sembrano vivere un improvviso boom. Reality dedicati alla cucina e foodblog spuntano come funghi, libri di chef o aspiranti tali si moltiplicano sugli scaffali delle librerie nostrane. Un fenomeno, e un mercato soprattutto, che quest’anno ha contagiato anche il Salone del Libro, tempio d’eccellenza della cultura.Tra i padiglioni del Lingotto, CookBook ha rappresentato un’oasi di piaceri per il palato. Da assaggiare quanto da sfogliare. E da acquistare. Nel 2012 nel nostro Paese sono usciti 1.039 titoli di cucina pari al 15,7% della produzione di manualistica e all 1,6% del totale. Eppure l’Italia è un mercato ancora un po’ indietro rispetto al resto d’Europa, dove da anni i libri di cucina sono una realtà consolidata. Francia, Gran Bretagna, Spagna e, addirittura, Germania fanno decisamente meglio di noi: nel 2010 – ultimi dati disponibili – ai 529 titoli italiani la Gran Bretagna, al top nel segmento, rispondeva con 1.431. Il fatto è che la manualistica in generale in Italia viene considerata un segmento minore, destinato a subire la concorrenza di televisione e riviste. Ma uno spiraglio c’è: il numero dei lettori è in crescita, soprattutto quelli quelli abituali. Forse per il libro in cucina c’è spazio.