Guglielmo Epifani, il primo socialista alla guida del Pd

Il neosegretario dei democratici guidò dal 2002 la Cgil

MAG 11, 2013 -

Milano, (askanews) – E’ quasi coscritto del segretario uscente e come lui si è laureato in filosofia. Ma alla tesi sulla storia del Cristianesimo di Pierluigi Bersani, Guglielmo Epifani ha preferito una tesi sulla figura di Anna Kuliscioff, la “signora del socialismo italiano”. Già perchè Epifani è un socialista, il primo alla segreteria del Partito Democratico. Non un ex comunista, nè un ex democristiano, dunque, ma un ex iscritto al partito che fu di Craxi. Ma Epifani è stato soprattutto il segretario della Cgil, il predecessore di Susanna Camusso. Ed è nel sindacato rosso che si dipana tutta la sua carriera di dirigente: vi approda nel 1979, e dopo 11 anni, nel 1990, entra nella segreteria confederale guidata dal comunista Bruno Trentin. Diventerà il numero due di Trentin, prima, e di Cofferati, poi, fino a prenderne il testimone nel 2002. Da segretario della Cgil sancirà, nel 2004, la rottura con Cisl e Uil al tavolo della trattativa con l’allora presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, e tenterà, durante tutto il suo incarico, di mediare con le posizioni più estreme della Fiom di Rinaldini e Landini. Alle politiche del febbraio 2013 viene eletto alla Camera tra le file dei democratici. Ora, col suo bagaglio di mediatore e organizzatore, accoglie la sfida e prova a rilanciare il Pd.