A Milazzo nuovo “caso Ilva”: sequestrati 2 impianti raffineria

Sversati in mare di oltre 61mila metri cubi di petrolio

APR 27, 2013 -

Milazzo, (askanews) – In Sicilia scoppia un nuovo “caso Ilva”. La Capitaneria di Porto di Milazzo ha eseguito il sequestro preventivo di due impianti per il trattamento delle acque reflue della Raffineria di Milazzo su disposizione del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo l’accusa, alcuni dirigenti e funzionari della Raffineria, avrebbero “omesso di adottare tutte le procedure d’emergenza previste per evitare lo sversamento in mare di oltre 61 mila metri cubi di idrocarburi” che sarebbero tracimante dagli impianti durante la violenta alluvione 22 novembre 2011 come spiega il comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo, capitano di fregata, Fabrizio Coke: “Ci sono delle percentuali di idrocarburi e quindi le acque erano contaminate. Il provvedimento concede comunque la facoltà d’uso alla raffineria, infatti questo provvedimento non bloccherà in nessun modo la produttività della raffineria”.Il provvedimento restrittivo fa luce dunque su alcuni danni ambientali in una delle più belle località turistiche della Sicilia, come conferma l’ammiraglio Domenico De Michele: “Queste attività hanno insite dei pericoli insiti che vanno comunque sempre e costantemente monitorati, per l’ambiente, ma anche per i riflessi economici.”Oltre al disastro ambientale colposo, sono contestati i reati di smaltimento illecito di rifiuti ed effettuazione di scarichi industriali senza autorizzazione.