Bergonzoni e la politica: Vorrei dei poeti al governo

L'attore parla di un Grillo "non più comico ma detonatore"

APR 24, 2013 -

Milano,(askanews) – La politica e i mezzi di comunicazione, come è cambiato il rapporto con la televisione e il web: l’attore e scrittore Alessandro Bergonzoni, all’università Bocconi di Milano per un’iniziativa dell’Aie, traccia un quadro di attualità che parte dagli ebook e dai nuovi modi di comunicare e arriva alla politica. “Sono stato una persona che fin dai primi tempi ha condiviso buona parte dei discorsi di Grillo. Sul tema dei mezzi preferisco il Grillo delle piazze a quello del web. Voi noi, qualcuno, si ostina a chiamarlo comico: lo era, io non lo amavo come tale, è diventato un’altra cosa, un detonatore, un raccontatore. Nella politica non ci sarebbe bisogno neanche dei politici ci fossero le anime, ma siccome abbiamo bisogno di qualcuno che ci rappresenti qualcuno ha creduto di farlo solo con il mestiere di politico. Credo che si possa fare anche con altri mestieri, letterato, scrittore, poeta: io sarei per i poeti al governo, figuriamoci. Poi la qualità di ciò che difendi, che racconti, che presenti non ha niente a vedere con il web o i talk show ma dev’essere la persona”.