Napoli, chiude deposito di sigarette: tabaccai su piede di guerra

Dopo lo sciopero: "Senza di noi non possono andare avanti"

APR 6, 2013 -

Napoli (askanews) – La crisi economica e la sempre maggiore attenzione alla salute da tempo stanno mettendo in difficoltà il business del tabacco. Se a questo si aggiunge che molti depositi di distribuzione delle sigarette stanno chiudendo, ecco che il quadro per i tabaccai si fa ancora più fosco. E a Napoli, dove l’attività di un deposito si è interrotta prima del previsto, è scattata la protesta dei gestori delle tabaccherie.”C’è questa situazione – spiega un esercente – della chiusura del deposito di Pozzuoli, con la conseguenza che siamo in difficoltà con l’approvvigionamento delle sigarette. Ci hanno spostato su un altro deposito e c’è molta confusione, perché oggi per esempio non hanno potuto consegnare”.Nel mirino della mobilitazione, sostenuta da Confimpreseitalia e sfociata in uno “sciopero della vendita”, le grandi multinazionali del tabacco, cui gli esercenti mandano un messaggio chiaro.”Il terminale del prodotto siamo noi – aggiunge il tabaccaio – siamo noi che lo distribuiamo e stiamo sulla piazza. Quindi vogliamo far capire alle lobby e alle multinazionali che senza di noi il prodotto non lo vendono”.Dietro le rivendicazioni di settore, poi, c’è anche il tema occupazionale, come sottolinea un altro tabaccaio. “Secondo me – spiega l’uomo – la chiusura di un deposito è anche licenziamenti, e questo per me non è corretto”.