Artigiani e crisi, indagine Cna: tanta rabbia, ma anche speranza

Ricerca con Assoetica sull'impatto sulle persone

MAR 18, 2013 -

Milano, 18 mar. (askanews) – Sono molto arrabbiati e in ansia, ma non perdono la speranza: è il ritratto di artigiani, piccoli imprenditori e liberi professionisti milanesi che emerge da un’indagine di Cna, Confederazione nazionale dell’artigianato, e Assoetica, che misura l’impatto sulla crisi sulle persone. Il 53% degli intervistati riconosce la propria debolezza passando dallo stress positivo alla rabbia e sfiducia, ma la convinzione in se stessi e il desiderio di battersi restano vivi per il 46,5%. Francesco Varanini, direttore della ricerca e direttore scientifico Assoetica: “Tutto quel contesto che aiutava a essere imprenditori, a rovesciare e cambiare il mondo, non ha più contesto e questo crea una difficoltà enorme di cui non si ha esperienza”.Il 96,2% attribuisce alla classe politica gravi responsabilità. Lauro Venturi, Ceo Cna Milano – Monza Brianza: “Se la politica e le istituzioni sapranno trasformare la parte dell’energia in risultato andr bene, ma se non ci saranno segnali concreti il rischio è che la non speranza prevalga e questo è un danno non solo economico ma anche sociale”.Per affrontare la situazione nasce un servizio di Counselling cittadino, in accordo con il Comune, per restituire agli imprenditori la capacità di re-inventarsi un mestiere, una vita imprenditoriale e familiare. Maria Cristina Koch della Società italiana di Counselling.”Alla fine del colloquio pensiamo di mettere in contatto la persona con un imprenditore o un libero professionista in pensione che possa affiancarlo nella costruzione di un nuovo lavoro”.