Degrado e incuria alla dimora dell’imperatore Tiberio a Capri

Lavori in corso "fantasma" e rischio crolli a Villa Jovis

MAR 13, 2013 -

Capri (askanews) – Degrado e abbandono a Villa Jovis a Capri, per 11 anni dimora dell’imperatore romano Tiberio e simbolo della storia imperiale dell’isola. Da tempo è ridotta così: mura sgretolate per le infiltrazioni e invase da erbacce e vegetazione incolta, cedimenti in vari punti e aree sono da anni inaccessibili per pericolo di ulteriori crolli.Al momento il sito è chiuso al pubblico per lavori di restauro da gennaio 2013 al 24 marzo ma di operai al lavoro non se ne vedono.Il degrado non risparmia neppure il viale Amedeo Maiuri, la strada d’accesso a Villa Jovis, lungo la quale i turisti sono costretti a compiere veri e propri slalom per evitare avallamenti e schivare massi scivolati dal muro di contenimento del Parco Astarita.Le cose non vanno meglio, infine, anche per un altro simbolo del promontorio, il faro di Tiberio, utilizzato dall’imperatore come sistema di comunicazione. La torre del faro, situata sul “salto di Tiberio”, sta lentamente crollando a pezzi. Costituita da un basamento di calcestruzzo, largo 12 metri e originariamente alto 20 metri, la torre è rivestita completamente da mattoni. Le radici di alcuni alberi, tuttavia, pian piano hanno attecchito sulla struttura minandone la stabilità. Alcune parti, infatti, sono crollate e altre sembrano sul punto di sbriciolarsi da un momento all’altro.