Torino, la marcia dei senza fissa dimora: “Non siamo fantasmi”

Chiedono un tetto e un lavoro per ritrovare la dignità

FEB 14, 2013 -

Torino, (askanews) – Una marcia lunga e silenziosa, per dimostrare che a Torino i cittadini senza fissa dimora sono una realtà e non dei fantasmi. Decine di persone, in rappresentanza di circa 1300 senzatetto, sono partite da via Nizza, vicino al convento di suore dove si distribuisce la colazione, con destinazione il municipio, dove un presidio ha chiesto di essere ricevuto. Tra loro padri separati, disoccupati, impiegati, operai e piccoli imprenditri che hanno perso il lavoro: chiedono un tetto sotto cui dormire e la possibilità di lavorare.”Una carta d’identità che ci possa far avere l’assistenza sanitaria e tutte le altre cose che comporta il poter vivere dignitosamente”.A Torino sono sette i dormitori che ospitano chi si trova in condizioni disagiate, e solo per un periodo limitato. “Siamo stanchi dei dormitori e vogliamo i nostri diritti, una casa, le cure, essere umani. 32 anni ho fatto il macellario, ho 51 anni e nessuno più mi assume.Io a 40 anni andare a chiedere il sussidio a chi, io voglio lavorare, vado anche a pulire le scale, i cessi, ho fatto di tutto”. Il gruppo è stato ricevuto dall’assessore alle Politiche Sociali, che ha ascoltato le loro richieste e promesso un nuovo incontro fra tre settimane.