Dimissioni Papa, i timori dei fedeli in piazza San Pietro

La domanda più angosciante: cosa succederà?

FEB 11, 2013 -

Città del Vaticano (askanews) – “E’ un segno di fragilità che una figura come il Papa non la può trasnmettere a un essere uanao che è fragile di natura e che attraverso sia la fede sia la sua figura, si ricarica per superare i problemi quotidiani”.Cosa farà la Chiesa senza la sua guida, senza la propria figura di riferimento? E’ questo che si chiede la gente, intervistata in Piazza san Pietro dopo la notizia dell’addio di Benedetto XVI. Le dimissioni di Joseph Ratzinger hanno gettato scompiglio tra i cattolici, forse più di una normale successione pontificia. E’ “morto un Papa che se ne fa un altro” ma con un pontefice ancora in vita, seppure “ex” il concetto di “sede vacante” assume un significato più metaforico e si allarga ad abbracciare una connotazione che riguarda non solo tutta la Chiesa ma anche la stessa fede e il dogma cristiano.”In un momento come questo – spiega questa donna – di crisi proprio di vita, anche economica, questo comporta una fragilità dell’essere umano di potersi abbracciare alla forza di un esponente religioso, come la figura del Papa e di potersi ricaricare delle difficoltà della vita, ma anche le più spicciole””Fisicamente – aggiugne una giovane – si vedeva che stava male, quindi è anche una reazione, non lo so, giusta””E’ un grande atto di coraggio – spiega, invece, una cittadina bavarese che lavora in Vaticano – perché anche lui ha meditato moltissimo e proprio per il mondo, per la Chiesa ha detto: la Chiesa ha bisogno di una papa più giovane, nel pieno delle sue forze””Per noi il Papa è il riferimento che ci dà la forza e ci ricarica per sopravvivere a tutte le avversità. Questa è la cosa più grave e più triste che rende l’uomo debole. Se una figura così forte, che la gente viene ad ascoltare da tutte le parti del mondo e poi non trova più questo riferimento, io credo che ci sarà un calo proprio umano, emotivo”.