Real Estate, 2013 anno della speranza per il mercato immobiliare

Il sentiment degli operatori: non è ripresa, ma quasi

FEB 8, 2013 -

Milano, (askanews) – Non è ancora ripresa, ma poco ci manca. Il settore immobiliare intravede spiragli positivi per il futuro. Anche se nelle città i cartelli di “vendita” possono restare appesi degli interi semestri, le previsioni degli attori principali del Real Estate sono cautamente ottimiste. “Il sentiment per il futuro presenta qualche timido segnale di miglioramento e di aspettative positive”: Claudio Giannotti dell’università Lum, è autore di uno studio per Sorgente sulle sensazioni del settore che sono misurate attraverso un indice quantitativo, il Fiups. Nell’ultimo quadrimestre del 2012 il suo valore è cresciuto più del passato anche grazie al buon andamento dell’immobiliare negli Stati Uniti che dovrebbe fare da apripista. Ma è molto alta l’attenzione sulle politiche del prossimo governo. “Ci si aspetta una politica complessiva sull’immobiliare che sia chiara, stabile, definita.C’è tutto un mondo di occupazione e produzione industriale – ha sottolineato Giannotti – che ruota attorno all’immobiliare, che rappresenta circa il 20% del Pil.Una crescita dell’economia che non passi anche da una crescita del settore immobiliare, è difficile da immaginare”. Secondo l’analisi del Fiups, nelle grandi città si vende meglio, e negli affari a Roma e Milano il centro batte la periferia. Cresce poi la quota delle ristrutturazioni, mentre il comparto delle nuove costruzioni risente più di altri della crisi. I prezzi delle abitazioni rimarranno stabili, mentre si ridurranno i tempi di vendita e gli sconti ottenuti sull’acquisto finale.