Diritti umani, le domande di Amnesty International ai politici

Dieci punti su cui sono state chieste risposte nette

GEN 23, 2013 -

Roma (askanews) – A un mese dalle elezioni Amnesty International interroga i leader delle coalizioni e tutti i candidati su un’agenda per i diritti umani articolata in dieci punti, che di fatto è una mappa di ciò che non funziona nel nostro paese. Il perche di quest’iniziativa lo spiega Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia. “Notiamo un’assenza, un’assenza fortissima dell’argomento dei diritti e dei diritti umani in particolare”. I dieci punti dell’agenda sono: garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura; fermare il femminicidio; proteggere i rifugiati; assicurare condizioni rispettose dei diritti umani nelle carceri; combattere l’omofobia; fermare la discriminazione etnica dei Rom; creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani; imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani: lottare contro la pena di morte nel mondo; garantire il controllo sul commercio delle armi, favorendo l’adozione di un trattato internazionale. “Noi monitoreremo sulla qualità della rispopta e sul tipo di risposta che ci viene data; ne daremo conto a chiunque voglia vedere sul sito ‘ricordatichedevirispondere.it’ e porteremo avanti questo monitoraggio con un lavoro costante di ricerca, interlocuzione e campagna da oggi e per i prossimi cinque anni almeno”.