Camorra, maxi sequestro ai casalesi: confiscati beni per 90 mln

Il capo della Dia di Napoli, Vallone: gruppo attivo da 30 anni

GEN 14, 2013 -

Napoli (askanews) – Ammonta a oltre 90 milioni di euro il valore del maxi sequestro effettuato al clan dei Casalesi dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli. Si tratta del più grande sequestro mai compiuto dalle forze dell’ordine alla camorra; il tesoro era localizzato nel basso Lazio, dove operava un gruppo criminale ritenuto vicino alle cosche di Casal di Principe. Maurizio Vallone, capo della Dia di Napoli: “Sono circa 30 anni che questi soggetti appartenenti al clan dei casalesi si sono spostati nel basso Lazio. Già da molti anni operavano in quel territorio, svolgendo tutte le attività classiche di un’organizzaiozne criminale, in particolare estorsioni e anche traffici di armi che facevano uscire dalla base militare americana di Gaeta”.Armi che foraggiavano i killer dei gruppi fedeli ad Antonio Bardellino e a Francesco “Sandokan” Schiavone contrapposti nella faida interna dei casalesi. Il decreto di confisca è stato eseguito nei confronti del boss 69enne Gennaro De Angelis di Casal di Principe, del 35enne Aladino Saidi di Sora, e del 67enne Antonio Di Gabriele di Crispano.”Il gruppo che fa capo a Gennaro De Angelis – conclude Vallone – è diventato un gruppo autonomo dedito anche al riciclaggio dei proventi delle attività illecite nei territorio del Frusinate e del Sud pontino. In particolare riciclavano i soldi che provenivano dai traffici di auto verso il centro e nord europa, esportate senza il pagamento dell’Iva”.Tra i beni sequestrati ci sono 20 società, immobili e mobili registrati, 2 ditte, 26 fabbricati, 28 terreni, 19 veicoli tra cui 3 Ferrari e 114 rapporti finanziari, intestati a prestanome ma riconducibili ai casalesi.