Torino, (askanews) – “Quello che secondo me ha lasciato come messaggio che noi tutti dovremmo imparare è a guardare al futuro e a non rimpiangere il passato, pensare alle cose migliori che possiamo fare affinchè possiamo aiutare i giovani a crescere e a diventare grandi”. Il messaggio e l’eredità di Rita Levi Montalcini sono per i giovani: nel giorno dell’ultimo saluto a Torino, dove migliaia di persone hanno partecipato ai funerali, la nipote Piera ricorda l’insegnamento principale del premio Nobel. Una vita dedicata alla scienza, con grandi traguardi raggiunti grazie al lavoro, all’umiltà e alla costanza.”Mi ricordo che quando siamo andate a Washington, doveva fare una conferenza in inglese, si è ammalata durante il viaggio, stava molto male ed è stata a letto sino a 5 minuti prima. Io le ho detto di non andare e lei ha risposto ‘Quando uno prende un impegno va mantenuto’. Ha fatto una conferenza di due ore a braccio come sempre”.Alla cerimonia, iniziata con un lungo applauso all’arrivo della bara di Rita Levi Montalcini, c’erano le autorità, i ministri Fornero e Profumo, ma soprattutto tanti torinesi, che la ricordano così. “Una persona squisita, non ci sono parole per quello che ha fatto, per quello che è e per quello che ha lasciato”.