Ambrosoli: no indagati in mie liste, ma sarà complesso

Con questa legge impossibile escludere indagati nel Pd

DIC 21, 2012 -

Milano, (askanews) – “Nelle mie liste ho chiesto che non ci sia nessun indagato, sappiamo che non tutti sanno di essere indagati quando sono indagati, le scadenze che sono in ballo in questi giorni, con questa nuova tornata di indagati certamente rendono tutto molto più complesso”.Umberto Ambrosoli, candidato alla Regione Lombardia per il centrosinistra, parla della bufera sui rimborsi elettorali in Regione Lombardia, che finora ha riguardato consiglieri ed ex consiglieri di Pdl e Lega. Nelle liste che lo appoggiano, Ambrosoli non vorrebbe indagati ma le maglie della legge sono così lasche che lui stesso non esclude possano essercene nel Pd.”Con una normativa del genere è impossibile fare una previsione di questo genere”Per questo ritiene necessario un intervento normativo.”La normativa che consente questi rimborsi è completamente da rifare, manca un controllo realmente efficace, che manca uno strumento di trasparenza concreta che peraltro sarebbe facilissimo da introdurre e manca una visione centralizzata”.In questo senso, sottolinea Ambrosoli, entrambi i suoi avversari nella corsa al Pirellone, Gabriele Albertini e Roberto Maroni, rappresentano la continuità rispetto al passato e al modo di concepire la responsabilità verso il bene comune.