Scampia, il decano: nelle radici territorio la spinta anticamorra

Dopo l'agguato all'asilo chiesto un rafforzamento della sicurezza

DIC 7, 2012 -

Napoli (askanews) – Scampia prova a ripartire, a superare lo shock dopo l’ennesimo omicidio di camorra messo a segno questa volta addirittura davanti a un asilo, senza alcun riguardo per l’incolumità dei bambini, intenti a imparare i canti di Natale.Quello compreso tra Scampia, Miano, Secondigliano e Chiaiano è un territorio martorizzato e precipitato nel terrore dalla faida di camorra tra gli scissionisti e i Di Lauro per il controllo delle piazze di spaccio. Il decano del comprensorio, Don Francesco Minervino fa appello alla fede e al senso di appartenenza al territorio per trovare le forze di reagire.”La camorra ormai regna e imperversa in tutte le sue realtà, anche quelle più emblematiche, allora ecco che diventa una forza che non possiamo come realtà ecclesiale trascurare. In questo mi sento anche di dire questa è anche la forza di quell’etichetta che a noi non piace, quella dell’anticamorra. Questa è l’anticamorra: dare forza e rafforzare quelle radici sane che sono presenti nel nostro territorio”Lo spirito però da solo non è sufficiente contro le pallottole. Così il presidente dell’ottava municipalità, Angelo Pisani ha scritto al ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e alla Regione Campania chiedendo interventi concreti – come telecamere per la videosorveglianza e presidi delle Forze dell’ordine davanti a scuole e uffici – per migliorare la sicurezza nel quartiere.