Moda, per la ripresa si punta su Stati Uniti, Giappone e Brasile

Esperti a confronto a Firenze al Fashion Global Summit di Class

DIC 4, 2012 -

Firenze, (askanews) – “Abbiamo concrete speranze a partire da settembre 2013 dove prevediamo una ripresa di tipo molto lineare, non aspettiamoci miracoli”. Il 2013 non sarà diverso dall’anno che sta finendo, anche la moda dovrà aspettare per la ripresa economica: parola di Mario Boselli, presidente della Camera della Moda italiana, al Milano Fashion Global Summit 2012 organizzato da Class Editori con Wall Street Journal, Camera della Moda, Bank of America Merrill Lynch, quest’anno a Palazzo Vecchio a Firenze. Le opportunità e sfide per il settore arrivano da Stati Uniti, una conferma, Giappone, un ritorno, e Brasile, una promessa. Gaetano Marzotto presidente Pitti immagine: “I giapponesi cercano il sartoriale rivisitato in chiave moderna. I brasiliani sono molto latini, cercano il caldo e lo smart casual italiano”.Il Giappone è un mercato complesso, spiega Michele Norsa, Ceo di Salvatore Ferragamo, influenzato dal cambio e dal terremoto del 2011: “Io lo vedo come un mercato maturo, con una marginalità elevata e una grande capacità di apprezzare il gusto italiano, ma dal punto di vista dei consumi domestici mancano gli investimenti”.Il Brasile è tra i mercati emergenti ma si scontra con le dogane altissime. Infine l’Africa, che si affaccia come potenziale compratore: Pitti punta soprattutto sulla Nigeria.