I bocconiani accolgono con applausi l’ex rettore Mario Monti

Il giorno dopo contestazioni al governo clima opposto a Milano

NOV 15, 2012 -

Milano, (askanews) – In fila o stipati dietro una vetrata, dietro il cordone di forze dell’ordine, per aspettare Mario Monti: gli studenti dell’Università Bocconi di Milano non hanno dimenticato il loro ex rettore, ora presidente del Consiglio. Mentre nelle piazze italiane gli studenti protestano contro l’austerity, voluta proprio dal governo Monti, i “bocconiani” riservano una accoglienza composta ma calorosa al premier, che è arrivato all’università insieme al presidente della Bce Mario Draghi per l’inaugurazione dell’Anno accademico. Ammirazione ricambiata da Monti, che, con un intervento non previsto in scaletta dal palco dell’Aula magna, ringrazia, per un attimo vestendo i panni del docente. “Qui si lavora su un materiale umano di grandissima qualità, loro o noi docenti della Bocconi pensiamo che la qualità degli studenti non sia del tutto indipendente dal valore del corpo docente o della struttura. Mi sento ancora più vicino agli studenti di quando ci convivevo”.L’unica nota stonata nel perfetta organizzazione della giornata bocconiana viene da chi con l’Università non c’entra nulla: qualche decina di lavoratori della società di ristorazione Compass Group, (ex Onama), che protestano contro gli annunciati tagli al personale proprio fuori dall’edificio dove Mario Monti si è fermato a mangiare per pranzo. Gli studenti di passaggio li fissano con sguardo perplesso per qualche secondo, poi vanno oltre: gli impegni e le prospettive di una vita da bocconiano portano altrove.