A Napoli riapre il cimitero delle “anime pezzentelle”

Si prega per le anime del Purgatorio in cambio di favori terreni

NOV 10, 2012 -

Napoli, (askanews) – “…canterò di quel secondo regno, dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno…”.Dante Alighieri introduce così, nella Divina Commedia, il suo viaggio nel Purgatorio dove le anime scontano le proprie pene, prima di salire in Paradiso. Pochi lo sanno ma a Napoli esiste un cimitero dove le ossa dei defunti senza un nome vengono “adottate” dai fedeli che pregano per loro affinché siano degne di lasciare il Purgatorio: è il cimitero delle cosiddette “anime pezzentelle”, riaperto ai fedeli dopo un importante intervento di messa in sicurezza. Francesca Amirante è la direttrice del complesso museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.”Noi sappiamo come sono fatti i Napoletani,. Hanno bisogno di materia hanno bisogno di verdere concretamente qualcosa. Per cui per loro quei resti anonimi sono diventati di fatto un mezzo uno strumento a cui inoltrare queste preghiere”.In realtà le preghiere per le anime del Purgatorio servono ai fedeli per chiedere grazie e favori sulla Terra. Una sorta di “do ut des” spirituale che, nel tempo, è diventato un vero e proprio culto della tradizione napoletana.”E’ un fenomeno bellissimo, cioé come dire non dev’essere visto come un culto pagano. E’ un culto tipico della religiosità napoletana con cui bisogna fare i conti ma sappaiamo bene qual è”.Tra i teschi più venerati quello di Lucia, ornato di una corona e un velo da sposa attribuito a una ragazza che si ritiene morta poco dopo il matrimonio.