Napoli, alleanza tra clan: in manette le donne della camorra

Gestivano traffico di droga e armi al posto dei mariti detenuti

NOV 7, 2012 -

Napoli (askanews) – Questa volta in manette sono finite le donne della camorra. Dodici di loro, infatti, sostituendosi ai mariti detenuti avevano organizzato il traffico di droga e armi sul territorio del Napoletano. Quarantotto in tutto le persone arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Napoli nel corso di un blitz notturno: si tratta di affiliati alle cosche Falanga, Di Gioia e di una frangia scissionista dei Di Gioia, attivi a Torre del Greco nonché degli Amato-Pagano attivo a Secondigliano, tra i protagonisti della faida nell’area a nord di Napoli. Tutti i fermati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio volontario, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e spacciodi sostanze stupefacenti ed estorsioni. Nel corso delle indagini, condotte anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali nonché alle informazioni fornite da alcuni collaboratori di giustizia, i militari hanno individuto i responsabili dell’omicidio del boss Gaetano Di Gioia, avvenuto nel 2009. Scoperto, inoltre, un vero e proprio cartello del narcotraffico con collegamenti tra i clan di Torre del Greco e quello degli Amato-Pagano di Secondigliano mediato dal gruppo Bastone di Scampia. La droga veniva importata dalla Spagna con l’intermediazione dei marsigliesi, alcuni dei quali, già detenuti, due anni fa furono arrestati mentre trasportavano oltre 300 chili di droga.