Fiat, sindacati cercano unità contro procedura mobilità 19 operai

Uilm invita la Fiom a "difendere interessi generali"

NOV 2, 2012 -

Napoli (askanews) – “Per noi questo non è accettabile e non saremo mai disponibili a firmare dei licenziamenti collettivi a Pomigliano”. Giovanni Sgambati, segretario generale Uilm Campania, si schiera contro la decisione della Fiat di mettere in mobilità 19 dipendenti dello stabilimento di Pomigliano d’Arco per fare spazio alle riassunzioni ordinate dal tribunale. Una scelta criticata da tutti i sindacati: Fiom-Cgil ha la posizione più dura. Francesco Percuoco, ex rsu Fiom a Pomigliano.”E’ evidente che la decisione dell’azienda è una ritorsione nei confronti della decisione della Corte d’Appello di Nola”. I sindacati sulla vicenda provano a ritrovare l’unità, e fanno un appello alla Fiom. “Io spero che la Fiom possa considerare che siamo di fronte a difendere interessi generali e lo si può fare se tutti facciamo un passo in avanti e non indietro”.I sindacalisti si rivolgono anche ai ministri Passera e Fornero, che hanno criticato la decisione Fiat. “Non solo questo governo, ma anche i passati si sono occupati poco di lavoro e industria, se se ne vorranno occupare per dare un contributo positivo lo accoglieremo positivamente”.”Noi ci aspettiamo che oltre alle chiacchiere ci siano dei fatti, delle prese d’atto, perchè Fornero e Passera sono venuti a Pomigliano alla presentazione della Panda, da allora hanno evitato di affrontare il problema”. Prossimo passo per la Uilm la richiesta di incontro all’azienda, per trovare delle soluzioni alternative.