Trento, sequestro di beni per 1,5 milioni di euro a un clan Rom

Il capoclan è parente dell'omicida del vigile milanese Savarino

OTT 30, 2012 -

Trento (askanews) – La chiamavano la “banda degli sceicchi”, un clan Rom d’origine serba in qualche modo coinvolto anche con l’omicidio del vigile urbano milanese Niccolò Savarino, investito da una Suv nel gennaio 2012. La banda fu inoltre protagonista, nel 2009, di una rocambolesca rapina da 10 milioni di euro a una gioielleria di Valencia, in Spagna, in cui furono trafugati anche gioielli appartenuti all’eroina argentina Evita Peron. La Guardia di Finanza di Trento, dopo 2 anni d’indagini su alcuni traffici dell’organizzazione e accertamenti patrimoniali, è riuscita a risalire al capo del clan, un serbo di 36 anni che viveva nell’hinterland milanese con un ingente patrimonio e un tenore di vita non giustificati dai redditi dichiarato o dall’esercizio di attività legali. Tutti i beni sono stati posti sotto sequestro: si tratta di una villa a 3 piani con giardino dotata dei migliori comfort: piscina, sauna, vasche Jacuzzi e arredi di pregio, oltre a terreni, auto di lusso e conti correnti vari, cassette di sicurezza e denaro in contante per un valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro.L’uomo è un parente di Remi Nicolic, il giovane serbo alla guida del Suv che investì e uccise il vigile Savarino. Il clan di cui era a capo era stato denominato “la banda degli sceicchi” proprio per il travestimento usato a Valencia; i membri della banda si erano spacciati per un gruppo di arabi interessati all’acquisto di gioielli e si erano presentati in negozio su una lussuosa Limousine. Quando, però, il gioielliere cominciò a sospettare che il denaro usato per l’acquisto era falso, i banditi passarono dalla truffa alla rapina.