Ilva, Felice Casson: “Punire chi ha tratto solo profitti”

A Catania il convegno sulle ecomafie dell'Asaec

OTT 20, 2012 -

Catania (askanews) – Dopo la presentazione del governo dell’Autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento dell’Ilva di Taranto, l’ex magistrato e senatore del Pd Felice Casson interviene sulla vicenda che coinvolge il principale polo siderurgico italiano. “Io sono convinto che bene ha fatto la magistratura a fare l’intervento che ha fatto e peraltro la politica se vuole è ancora in grado di intervenire, imponendo dei costi, anche economici, a chi, per tanti anni, ha solo tratto profitti e non investendo a sufficienza”.Casson, ospite a Catania per un convegno sulle ecomafie, dove è intervenuto anche il procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, sostiene che alla base del “caso Ilva” ci siano omissioni e precise responsabilità politiche: “Se si arriva a questo punto, quindi al sequestro da parte della magistratura, innanzitutto c’è stato un fallimento della politica che, negli anni, non ha capito cosa stava succedendo o non ha voluto capire, e, dall’altra parte c’è stato un omesso controllo da parte degli organi inquirenti, vigilanza, coloro che dovevano controllare e non hanno controllato. Il guaio è che in queste situazioni chi ci rimette è l’anello più debole della catena, cioè il lavoratore, l’operaio, e, a questo, bisogna porre rimedio”.