Contrada si racconta a TMNews: sempre servito fedelmente lo Stato

Ex agente Sisde: In istituzioni c'è chi si sottrae ai suoi doveri

OTT 13, 2012 -

Palermo, (askanews) – Bruno Contrada, tornato libero dopo i dieci anni passati in carcere, risponde a una domanda un tema delicato: la presunta trattativa tra Stato e mafia. L’ex agente del Sisde non esclude la possibilità che qualcuno, nel mondo delle istituzioni, possa aver avuto contatti con la malavita, al fine di ottenere informazioni utili alle indagini.”Noi eravamo uno sparuto gruppo di uomini, noi come Squadra mobile e polizia giudiziaria della pubblica sicurezza, e lo stesso per quanto riguarda l’Arma dei carabinieri, si trattava di pochi uomini del Nucleo investigativo contro una marea dilagante di criminalità. In tutte le organizzazioni ci sono coloro che mancano ai loro doveri, che si sottraggono ai loro doveri e tradiscono addirittura i loro doveri. Quello che posso dire è che io non ho tradito quelli che erano i miei doveri istituzionali e ho servito fedelmente lo Stato, dall’inizio della mia carriera, nella mia attività di polizia dagli anni 50 al 24 dicembre 1992. Ho cercato di inculcare ai miei compagni di sventura, colpevoli o innocenti che fossero, dei sentimenti di rispetto verso le istituzioni dello Stato, il nostro Paese e la nostra patria”.