‘Ndrangheta, arrestato direttore municipalizzata Reggio Calabria

Operazione Gdf e polizia contro infiltrazioni in Leonia Spa

OTT 10, 2012 -

Reggio Calabria, (askanews) – Intratteneva rapporti con autorevoli esponenti della cosca Fontana della ndrangheta, che contribuiva a far esistere e rafforzare: sono le accuse che hanno portato all’arresto di Bruno Maria De Caria, direttore operativo della Leonia Spa, società mista pubblico-privata che si occupa della raccolta dei rifiuti, partecipata al 51% dal Comune di Reggio Calabria. L’operazione della squadra mobile e del Gico della Guardia di finanza, ha portato all’arresto di otto persone e al sequestro di beni per 32 milioni, e ha permesso di accertare il potere di condizionamento e controllo mafioso sul comparto ambientale e rifiuti della città. Tra gli arrestati ci sono i vertici della cosca egemone nella zona nord: l’accusa è l’associazione a delinquere di stampo mafioso aggravata dal trasferimento fraudolento di beni. Il controllo della manutenzione della società garantiva alla ‘ndrina Fontana un flusso costante di denaro pubblico: l’acquisto sovrastimato dei pezzi di ricambio, con fatture gonfiate, permetteva di pagare le tangenti alle ndrine, tramite De Caria. Nel corso dell operazione sono state eseguite perquisizioni anche a Roma e Livorno. Con la Leonia diventano due le società partecipate del Comune in odore di mafia: la scorsa estate era stata sciolta la Multiservizi, in pratica gestita dal clan Tegano.