Confartigianato: Paese troppo vecchio, serve un nuovo welfare

Più spazio a privati organizzati e a un welfare sussidiario

SET 28, 2012 -

Milano, 29 set. (askanews) -Milano (askanews) – Un Paese che invecchia, la natalità in calo, matrimoni in diminuzione, famiglie sempre più instabili, oltre due milioni di giovani che non studiano e non lavoro: è una fotografia drammatica quella tracciata da Confartigianato nel suo Rapporto sulla crisi dello stato sociale, presentato ad Arezzo durante il “Festival della Persona” che ha riunito centinaia di imprenditori e rappresentanti delle Associazioni artigiane.Come illustra il coordinatore di Confartigianato Persone Sandro Corti: “E’ un brutto stato di salute. Siamo un Paese fortemente invecchiato, dove c’è una bassissima natalità”.Ancora più drammatica la situazione giovanile: “Siamo un Paese che non è più per giovani – aggiunge Corti – dove la disoccupazione giovanile è altissima. Negli ultimi quattro anni, abbiamo perso un giovane su cinque”.Da Corti, dunque, la proposta di un nuovo welfare: “Questo welfare così non regge. Bisogna pensare fin da ora un welfare con altre basi, più comunitario, personalista e sussidiario”.