A Napoli non si legge più, in libreria sconti fino al 70%

L'iniziativa di "Guida Merliani" per invogliare a leggere

SET 12, 2012 -

Napoli (askanews) – Libri in saldo quasi fossero merce che sta per scadere. Scaffali vuoti, librerie chiuse. E stavolta la crisi c’entra poco perché chi non compra i libri poco s’interessa di spread e Fiscal compact; chi non compra i libri semplicemente non legge più. Per limitare i danni la storica libreria “Guida Merliani” di Napoli, chiusa a febbraio, riapre per un week-end di svendite eccezionali: sconti del 70%, affinché la cultura non muoia tra le pagine ingiallite di un libro non più aperto. Paolo Pisanti, rappresentante campano dell’associazione nazionale librai.”La lettura è diventata un’abitudine del passato. Se la media degli italiani è di 55 italiani su 100 che non leggono un libro, nella nostra regione andiamo intorno al 70%”.In vendita a prezzo d’occasione ci saranno almeno 40mila volumi, ma l’iniziativa, per quanto lodevole, fa suonare un campanello d’allarme non solo sul destino delle librerie, ma soprattutto su quello delle nuove generazioni di mancati lettori.”Io credo che bisognerebbe lavorare molto sulla scuola. Perché è necessario far tornare a leggere i ragazzi, convincerli che leggere vuol dire crescere, avere maggiore cultura e maggiore cultura vuol dire maggiore qualità di vita anche nelle attività scolastiche”.Sarà, ma ormai anche a scuola tablet e e-reader stanno prendendo il sopravvento. E se non ci si abitua a studiare sulle care vecchie pagine di cellulosa, difficilmente si cercheranno in esse magici momenti di evasione.