La Giostra del Saracino incanta Arezzo, Piazza Grande è medievale

La storica rappresentazione nella città toscana

SET 3, 2012 -

Arezzo, (askanews) – La Giostra del Saracino incanta Arezzo, che per un giorno fa un tuffo nel passato, fino al Medioevo. L’antico gioco cavalleresco, che ebbe inizio nel Cinquecento e che riproduce la secolare lotta dei cristiani occidentali contro l’avanzata musulmana, ha trasformato Piazza Grande, con le sue preziose Logge del Vasari, in un vero e proprio campo d’addestramento militare: qui hanno sfilato figuranti con costumi storici, sbandieratori e musici aretini. Protagonisti del gioco gli antichi quartieri della città. La giornata si apre con la lettura del bando da parte dell’Araldo e prosegue con un variopinto corteo storico con oltre 350 figuranti in costume trecentesco e 31 cavalli.La giostra si apre con l’ingresso in piazza, al suono di trombe e di tamburi, del corteo storico, recante gli antichi gonfaloni della città; a seguire l’esibizione degli sbandieratori, l’ingresso al galoppo dei giostratori, l’esecuzione dell’Inno del Saracino, fino alla gara vera e propria. I giostratori delle quattro ‘porte’ si gettano al galoppo, con una lancia in mano, contro il Saracino – detto il Buratto – un automa corazzato che rappresenta un saraceno armato di mazzafrusto. A vincere la competizione è stata la coppia dei giostratori di Porta Santo Spirito che, ottenendo il massimo punteggio, ha conquistato la Lancia d’Oro dedicata per l’occasione al Monastero di Camaldoli, che compie quest’anno mille anni.