Addio a Carlo Maria Martini, l’arcivescovo simbolo del dialogo

Il cardinale scomparso a 85 anni, soffriva di Parkinson

AGO 31, 2012 -

Milano (askanews) – Il cardinale Carlo Maria Martini è morto a 85 anni. Era nato a Torino nel 1927. Il religioso era da anni malato di Parkinson, una malattia che lo aveva costretto a ridurre sempre di più le sue uscite pubbliche. Dal 2008 viveva nella casa dei gesuiti a Gallarate, nel Varesotto. Ordinato sacerdote nel 1952, Martini si è laureato in teologia nel 1958. Nel 1978 è stato nominato rettore della Pontificia Università Gregoriana. Nello stesso anno Paolo VI lo ha invitato a predicare il ritiro annuale in Vaticano e nel 1979 Giovanni Paolo II lo ha eletto arcivescovo di Milano, consacrandolo personalmente il 6 gennaio del 1980. Lo stesso Papa lo ha creato cardinale nel Concistoro nel 1983. Nel 2002 Giovanni Paolo II ha accettato le sue dimissioni per sopraggiunti limiti di età, e il cardinale si è trasferito in Terra Santa dove ha proseguito i suoi studi biblici. Nel 2008 il rientro in Italia per curare quel morbo di Parkinson che lo ha costretto a limitare sempre di più le sue uscite.Anima della corrente “riformista” della Chiesa cattolica, nel 2005 era stato indicato tra i possibili candidati alla successione di Giovanni Paolo II, ma lui stesso invitò i colleghi a non votarlo, proprio per le sue condizioni di salute. Nel mese di giugno del 2012 incontrò brevemente papa Benedetto XVI in un colloquio privato nell’occasione della visita del Pontefice a Milano. Anche nelle ultime ore della sua vita, Martini ha voluto confermare le proprie idee, rifiutando l’accanimento terapeutico, tema sul quale aveva già anni fa invitato a riflettere.