Sudafrica, a Prieska la città dei morti invisibili per l’amianto

Il mesotelioma pleurico devasta l'ex centro minerario

AGO 9, 2012 -

Prieska, (askanews) – Due anni fa una sentenza senza appello. A Chris Julius restavano solo 18 mesi da vivere. L’ex professore, oggi in pensione, è affetto da mesotelioma pleurico, un tumore collegato all’esposizione alle fibre di amianto disperse nell’aria. Chris è ancora vivo ma sa di non averne ancora per molto.”Quando me l’hanno detto mi è sembrato di essere stato condannato alla sedia elettrica. Ed è ancora quello che provo adesso. Ora vivo giorno per giorno. Non riesco nemmeno a parlarne con mia moglie, anche per lei è molto difficile”.Anche la suocera di Cris è morta di mesotelioma. Anche suo nipote, a 26 anni.A Prieska, cittadina nel Sudafrica centrale, ogni famiglia lamenta un caduto di questa guerra, una guerra senza speranza contro l’amianto.Lo scavo di questa fibra usata per l’isolamento, quando nessuno sapeva dei rischi, era cominciata a Prieska nel XIX secolo ma quando ormai tutti sapevano la società britannica Cape PLC ha continuato l’estrazione sino al 1979. Migliaia di minatori hanno portato in tribunale la società. I risultati? Troppo poco e troppo tardi. Il giudizio del dottor Deon Smith, medico di Prieska, è severo”Non basta davvero. E poi la società apparentemente è fallita e non ci sono più soldi. Ma ci deve pur essere un responsabile da qualche parte”.L’amianto continua a fare strage. Tutto è contaminato, dalle case alle scuole. E non fa sconti e nemmeno differenze. Ora gli abitanti di Prieska chiedono una bonifica integrale al governo. Sarà una lunga battaglia e il tempo non è dalla loro parte.(Immagini Afp)