Airaudo (Fiom): nessun ottimismo da incontro Fiat-sindacati

"Nessuna promessa su stabilimenti italiani, ci hanno rinviato"

AGO 2, 2012 -

Torino, (askanews) – “Non sono ottimiste le informazioni che dà la Fiat: dire che un prodotto che era previsto per la fine del 2013 si rallenta o congela per i lavoratori vuol dire che si allunga la cassa integrazione, per torino quelli di reddito. Credo che la Fiat vada chiamata a scrivere gli impegni per Torino”. Giorgio Airaudo, responsabile nazionale auto della Fiom-Cgil, commenta i risultati dell’incontro sul futuro del gruppo Fiat tra l’amministratore delegato Sergio Marchionne e i sindacati che hanno firmato il contratto aziendale. Dalla Fiat nessuna indicazione su futuri investimenti. Ma la Cisl assicura: nessuno stabilimento italiano è a rischio. Airaudo non è convinto: “Io non l’ho sentita questa promessa, ho sentito che ci sarà un piano in cui si dirà come si saturano gli stabilimenti europei, cioè quelli italiani, alla fine di ottobre. Ci hanno rinviati”.La fabbrica torinese di Mirafiori, dice, andrà incontro a un destino preciso: “Penso che per adesso non si possa che vedere uno spegnimento lento, e che bisogna evitarlo e contrastarlo”.