Spagna, centri detenzione clandestini. Amnensty: come Guantanamo

Il governo approva una legge per migliorare le condizioni

LUG 25, 2012 -

Madrid, 25 lug. (askanews) – “Per me è come essere in prigione ma gente qui che è stata in carcere sostiene che questi centri di detenzione sono molto peggio” polemica in Spagna per i centri di detenzione degli immigrati clandestini. Amnesty International si è spinta addirittura a definire il campo di Madrid la “Guantanamo spagnola”.Mohammed, un ex internato, racconta:”Martedì e giovedì erano i giorni destinati all’espulsione degli immigrati africani, di solito algerini o marocchini. Alla mattina presto le guardie cominciavano a fare un fracasso del diavolo e a chiamare quelli che dovevano lasciare la camerata. Avevo sempre paura di sentire il mio nome. Ma grazie a Dio, adesso è tutto finito e sono libero”.Mohammed era arrivato in Spagna a 17 anni, nascosto in un camion per attraversare la frontiera, con la speranza di cominciare una nuova vita, migliore di quella cui era condannato a casa sua. Aveva trovato lavoro, incontrato una ragazza e stavano aspettando un figlio. Poi venne arrestato e detenuto per 32 giorni, un’esperienza che ancora lo tormenta.Di recente i centri di detenzione hanno catalizzato l’attenzione dei massa media spagnoli in coincidenza con la formazione del nuovo governo. Il premier Mariano Rajoy ha preparato una nuova legge per migliorare le condizioni ma non molto sembra essere davvero cambiato.